lunedì 29 settembre 2014

Involtini di pollo ai carciofi


Ingredienti
Foto di Roberto Valente
  • 100 -120 g. di petto di pollo tagliato molto fine, 
  • 1 o 2 carciofi di media grandezza, 
  • ½ bicchiere di vino bianco, 
  • 1 spicchio d’aglio, 
  • rosmarino e pepe q.b.

Preparazione
con il batticarne assottigliate un pochino le fettine di petto di pollo e su ognuna mettete il carciofo tagliato a metà precedentemente cotto con un po' di brodo vegetale. Arrotolate e fermate gli involtini con uno stecchino. 
In una padella fate scaldare l’aglio e il rosmarino con un po’ di brodo vegetale e poi eliminateli. Aggiungete gli involtini e cuoceteli a fuoco vivo per 5 minuti girandoli spesso. Spruzzatevi il vino, lasciatelo evaporare e pepate. 
Coprite la padella e cuocete per ancora 10 minuti.
A fine cottura adagiate gli involtini su un piatto da portata. Potete aggiungervi dei carciofi saltati in padella con il brodo vegetale come contorno e...buon appetito!

venerdì 26 settembre 2014

La disfagia

La deglutizione è un atto fisiologico articolato che consente la progressione del bolo alimentare (la prima tappa del processo digestivo, formato da cibo triturato, sminuzzato e impastato con saliva) dalla cavità orale allo stomaco. È una funzione molto complessa che necessita di coordinazione nella muscolatura orofaringea, laringea ed esofagea.
In generale, la deglutizione può essere divisa in: una fase volontaria, che inizia il processo stesso; una fase faringea, involontaria, ed è costituita dal passaggio del cibo attraverso la faringe verso l'esofago; e una fase esofagea, anch'essa involontaria, nella quale il cibo transita nell'esofago per essere trasportato nello stomaco.

L’alterata deglutizione è un problema particolarmente rilevante e comune, da un punto di vista clinico, in quanto sintomo di numerose patologie, soprattutto di tipo vascolare (come ictus, vasculopatia celebrale nell’anziano) e neurologiche (come la malattia di Parkinson, SLA, sclerosi multipla) e neoplasie del collo (dell’esofago o della trachea).
Tale patologia viene chiamata disfagia, termine che proviene dal greco e significa appunto “difficoltà a deglutire”.
La disfagia è un sintomo molto grave se si tiene conto anche della speranza e qualità di vita del paziente oltre che, ma non meno importanti, degli impatti nutrizionali che causa. (1)

La disfagia può complire indistintamente ognuna delle fasi della deglutizione ma, sostanzialmente possiamo distinguerla in due diversi tipi:
  • disfagia orofaringea,
  • disfagia esofagea. (2)

La disfagia orofaringea è caratterizzata dalla difficoltà nel trasferimento sicuro di un bolo alimentare liquido o solido dalla bocca all'esofago, spesso si verifica in pazienti che hanno avuto un danno neurologico acuto a seguito di ictus o di trauma cranico, o in quelli con malattia neurologica progressiva come la sclerosi laterale amiotrofica o morbo di Parkinson.(2) Uno studio molto recente ha scoperto che la metà dei pazienti con ictus acuto soffre di disfagia(3).
La disfagia esofagea è, invece, caratterizzata da difficoltà nel passaggio degli alimenti lungo l'esofago. È comune nei pazienti con un disturbo della motilità esofagea, oppure con anomalie dello sfintere esofageo (superiore e/o inferiore).(2)

venerdì 19 settembre 2014

Risotto zucchine e curry


Ingredienti:  
  • 80-100 g. di riso, 
  • 1 cipollina piccola, 
  • ½ bicchiere di vino bianco, 
  • curry,
  • 1/2 zucchine.

mercoledì 10 settembre 2014

Pasta alla carbonara vegetale


Ingredienti
Flickr - foto di Hanna Lee - Bombolotti alla carbonara vegetale
  • 80 g di bombolotti, 
  • 1 zucchina, 
  • 1 tuorlo d'uovo, 
  • 1 cipolla bianca piccola, 
  • sale e pepe q.b., 
  • 10 g pecorino grattugiato (o parmigiano).

venerdì 5 settembre 2014